domenica 20 dicembre 2009

800 giorni sono passati, che dire.........

800 giorni sono passati, che dire…..

Parmeride scriveva che il tempo non esiste (è il non essere)poiché il passato non è più mentre il presente non è ancora….. Mi perdonino la bestemmia tutti i grandi pensatori ed i filosofi passati ed odierni……il tempo ESISTE ed in particolari situazioni logora, corrode e consuma…….


A distanza di tantissimi giorni e notti mi sento di parlare solo d’amore.
L’Amore che Renata ci ha regalato e ci dona quotidianamente, l’Amore che attraverso l’Associazione che porta il Suo nome vuole essere esteso a tutte le persone in gravi difficoltà di salute, l’Amore che un sorriso è in grado di dare,l’Amore che ognuno di noi potrebbe dare.

Viviamo nella società della pubblicità e dell'informazione, dove tutti cercano di venderti qualcosa e dove le notizie e gli eventi si susseguono a ritmi vertiginosi senza che si faccia in tempo a percepirli; episodi, anche cruenti, vengono metabolizzati come bere un bicchier d'acqua.
In questa società ci siamo anche noi, che abbiamo imparato ad amare in un modo diverso, qualcuno mi parla di agape e sicuramente ha ragione, altri pensano sia disperazione, altri ancora non percepiscono nulla di tutto ciò.
800 giorni fa io ero uno di questi ultimi, c’era la mia famiglia e tutto il resto era “altro”a cui nemmeno dare molto peso. E’ successo tutto in un attimo e mi ritrovo oggi a dire che “altro” mi ha preso per mano e mi ha condotto ad essere ciò che ora sono, che non passa giorno che non veda chi sta peggio e mi dispiaccia non riuscire a fare abbastanza,che non passa giorno senza una lacrima versata davanti alla crudeltà umana.

800 giorni sono passati, che dire…..

Un cosa è stata fondamentale in tutto questo tempo: la nostra Matilde ha 800 giorni in più ed ha saputo insegnarmi più Lei che 44 anni di vita.
Quanto dobbiamo imparare dai nostri figli
800 giorni di sorrisi al suo papà, 800 giorni di abbracci e carezze, 800 giorni di soddisfazioni e di passione per tutto ciò che Le si prospettava davanti; si è pianto e si è gioito sempre insieme.
Penso spesso agli scenari futuri e non riesco ad immaginarli senza Loro, e questa è la mia più grossa paura che però non mi impedisce di godere di tutto ciò che quotidianamente mi regalano.
Vederle vicine è da brividi e certe emozioni saranno eterne.

Un nuovo ringraziamento va a tutti Voi che continuate ad accompagnarci in questo percorso.

Andrea

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